Il sistema di scrittura giapponese - 3° parte - Hiragana
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L'hiragana è il sistema di scrittura ordinario del Giappone. Il sillabario giapponese è chiamato 五十音 ごじゅうおん. Letteralmete significa 50 suoni, ma in realtà questi suoni che sono suoni puri, non sono 50 ma 48, inoltre due di questi suoni sono andati in disuso, per cui sono diventati 46. I suoni andati in disuso sono ゐ (wi) e ゑ (we), che possono essere sostituiti rispettivamente da うい e うえ.
Per ogni sillaba si ha il carattere corrispondente. Le sillabe vengono ottenute dall'unione delle vocali (che sono uguali a quelle del nostro sistema di scrittura) con le consonanti.
Le vocali non sono nell'ordine "a e i o u", ma "a i u e o": あ い う え お.
Un'altra differenza rispetto alle nostre vocali è nella "u", che nella lingua giapponese è debole, quasi impercettibile perchè pronunciata velocemente. Anche la "i", talvolta è debole e nella lingua parlata viene spesso omessa. Per esempio: パスタを食べている, e パスタを食べてる. Il primo è usato nella maggior parte nella lingua scritta, mentre il secondo nella lingua parlata.
Regole di pronuncia dei suoni puri
- le sillabe che hanno come consonante "k", vanno lette come la "c" di "cane", e non come la "c" di "ciliegia".
- la consonante "s" è sorda come in "sera", e し (shi), va letto "sci", come "sciare"
- ち (chi), va letto "ci", come "ciliegia"
- le sillabe は ひ ふ へ ほ, esclusa ふ che va letta "fu", vanno lette tutte come in inglese con "h" aspirata, e quindi "ha", "hi", "he", "ho"
- le sillabe con "y", や ゆ よ, vanno lette rispettivamente "ia", "iu" e "io"
- ん (n) è l'unica consonante che può stare da sola
I suoni che is ottengo sono le consonanti sonore g, z, d, b.
Regole di pronuncia dei suoni impuri
- le sillabe in "g", sono dure e si leggono come in "guida", e non come "gelato"
- "z", è dolce come "zero", e non come "azione"
- "j", è pronunciata come in "jeans"
- le sillabe じ e ぢ, sono graficamente diverse ma sonoricamente uguali, e si leggono "ji"
- anche per le sillabe ず e づ si ha la stessa cosa, e si leggono "zu". Ovviamente la presenza dell'una o dell'altra nelle parole, è legato a ragioni estetiche e semantiche storiche.
Nigorizzazione
ka ----------> か ----------> が ----------> ga
sa ----------> さ ----------> ざ ----------> za
ta ----------> た ----------> だ ----------> da
ha ----------> は ----------> ば ----------> ba
ha ----------> は ----------> ぱ ----------> pa
Qello di sopra è un esempio con le consonanti uniti alla vocale "a", ma si ha lo stesso anche con le altre vocali.
Suoni ottenuti con la combinazione di や ゆ よ (piccoli)
La combianzione delle sillabe in "i", con や ゆ よ, permette di ottenere altri suoni. Le sillabe utilizzate sono ki, gi, shi, ji, chi, ni, hi, bi, pi, mi, ri. Nel caso di ji, come detto prima i simboli grafici sono due じ e ぢ, ma si usa じ.
きゃ(kya) きゅ(kyu) きょ(kyo) ぎゃ(gya) ぎゅ(gyu) ぎょ(gyo)
しゃ(sha) しゅ(shu) しょ(sho) じゃ(ja) じゅ(ju) じょ(jo)
ちゃ(cha) ちゅ(chu) ちょ(cho)
にゃ(nya) にゅ(nyu) にょ(nyo)
ひゃ(hya) ひゅ(hyu) ひょ(hyo) びゃ(bya) びゅ(byu) びょ(byo) ぴゃ(pya) ぴゅ(pyu) ぴょ(pyo)
みゃ(mya) みゅ(myu) みょ(myo)
りゃ(rya) りゅ(ryu) りょ(ryo)
Consonanti doppie
Anche nella lingua giapponese ci sono le consonanti doppie. Graficamente le conosonanti doppie sono rappresentate dal piccolo っ (tsu). Il piccolo tsu deve precedere la consonante che si raddoppia. Di seguito cercherò di spiegare con degli esempi pratici, scrivendo una parola sia con i romaji che con l'hiragana.
kitto --------------------> きっと (certamente)
kitte --------------------> きって (francobollo)
sakka --------------------> さっか (scrittore)
bukka --------------------> ぶっか (prezzi, costo della vita)
shusseki --------------------> しゅっせき (presenza)
kappa --------------------> かっぱ (folletti che vivono nei fiumi con il viso di rana)
teppou --------------------> てっぽう (fucile)
*Nelle consonanti doppie c'è un'eccezione inportante, ovvero nel caso la consonante da raddoppiare sia "n", in questo caso non si utilizza il piccolo tsu, ma ん. A esempio la parola "mannaka" è まんなか (真ん中) e non まっなか. Un altro esempio: "konna" è こんな, e non こっな*
Allungamenti vocalici
L'allungamento vocalico nei romaji può essere indicato con il trattino sulla vocale sottoposta ad allungamento oppure con la scrittura della vocale doppia.
- esempio metodo 1: okāsan
- esempio metodo 2: okaasan
Nel caso di "e" si allunga invece aggiungendo una "i", diventa quindi えい. Nel caso dell'allungamento della "o", invece si aggiunge una "u" e diventa おう. Esempio, せんせい (sensei), けっこう (kekkou).
L'allungamento delle vocali è sintetizzato in tabella.
*Riguardo all'allungamento vocalico di "e" e "o", ci sono alcune parole (molto poche) in cui la regola non vale, nel senso che si allunga raddoppiando la vocale stessa, ottenendo ええ e おお. Per esempio alcune parole sono おねえさん (oneesan), とおい (tooi), おおきい (ookii)*
Di seguito posto il link delle tavole hiragana, in cui sono riportate tutte le tabelle dei suoni puri, impuri, semi puri e le combinazioni con や ゆ よ.
Link Tavole Hiragana
Qui, invece dei link per esercitarsi a scrivere hiragana:
Esercizi 1
Esercizi 2
Questo è il link di un file .mht in flash, da aprire con Internet explorer, che mostra come scrivere l'hiragana:
Flash hiragana
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